Storia della Fiandra
Sassoni e Franchi furono gli immediati successori dei romani alla caduta del grande impero; l'attuale regione delle fiandre rimase così alla mercè delle popolazioni barbare per poi conoscere la dominzaione del re Carlo Magno (fine del VIIIsecolo), entrando a far parte del grande Sacro Romano Impero.
L'importanza di queste terre e della loro strategica posizione sul mare divenne però motivo di interesse solo qualche secolo più tardi, quando le Fiandre, importante sbocco per il mercato tessile inglese, iniziarono a divenire area di contesa tra la Francia e l'Inghilterra.
Ci troviamo in uno dei perioli più fertili e fiorenti per il mercato tessile di questa regione: le Fiandre erano divenute il perfetto crocevia di popoli e culture, il mercato della lana delle Fiandre era conosciuto in tutta Europa ed il benessere mostrò la propria influenza anche nelle arti e nella cultura di questa regione che raggiunse gli stessi livelli di quella italiana.
Le Fiandre furono famose per le lane, per l'arte e per i famosa scuola d'arte fiamminga.
Tutto questo ribollire di prosperità sembra dunque un movente più che convincente per una guerra e, più precisamente, per la guerra dei cento anni al termine della quale le Fiandre finirono sotto il dominio francese, pur continuando a lottare per l'indipendenza.
I territori fiamminghi, in seguito, conobbero anche la dominazione spagnola e le continue guerre civili che dividevano la regione e popolazione tra cattolici e protestanti, filo-olandesi e filo-francesi.
La pace venne ritrovata nel 1830, anno della nascita del regno del Belgio, nonchè anno in cui vennero formandosi due sistinte regioni: l'area francofona, corrispondente all'odierna Vallonia, e l'area fiamminga, le odierne Fiandre.